Dopo la formazione del Regno d’Italia, nel 1869 il comune di Salò, essendo sindaco il conte Fabio Tracagni, istituì la Scuola Tecnica Comunale, antenata dell’attuale istituto.
Il primo direttore fu Stefano Bossoni. Il Consiglio Comunale della città, nel 1920, decise di intitolare la nuova scuola a “Cesare Battisti”.
Nel 1923 Giovanni Gentile riformò l’intera pubblica istruzione e il 21 luglio dello stesso anno venne deliberata l’apertura dell’Istituto Tecnico Comunale sezione di Ragioneria e Commercio, allora diviso in due: l’Inferiore di quattro anni e il Superiore pure di quattro anni. Il primo preside fu Erculiano Tessadri.
Il “Battisti” successivamente nel 1929 venne parificato agli istituti regi. Finita la seconda guerra mondiale a partire dal 1° ottobre 1947 divenne statale con il solo corso di Ragioneria al quale si aggiunse nel 1966 il corso GEOMETRI: il primo dislocato in provincia di Brescia fuori dalla città.
Per andare incontro ai bisogni della popolazione Valsabbina nel 1968 a Vestone venne aperta una sezione del “Battisti”, autonoma dal 1986.
Nel tempo, Carolina Almici (preside dal 1982) ha introdotto dapprima, nel 1991, l’E.R.I.C.A., variante sperimentale per Periti Aziendali Corrispondenti in Lingue Estere, poi, nel 1996, il corso IGEA, nel 1999 il corso serale SIRIO, (destinato in particolare agli studenti lavoratori), nel 2001 il corso sperimentale Avanzato ad Indirizzo Turistico e infine nel 2003 il corso Igea ad Indirizzo Sperimentale Sportivo.
Tra i docenti più illustri: Guido Bustico letterato di inizio ‘900, Camillo Trivero divenuto docente universitario e studioso di Giacomo Leopardi degli anni Trenta, Giuseppe Solitro storico autore de Il Benaco edito nel 1897.
Fra gli allievi il ricordo va a Paolo Ceccato, medaglia d’oro al valore civile, diplomatosi geometra nel 1991 al quale nel 2004 venne intitolato l’auditorium: nel 1994 sacrificò la vita nel dirottare l’aereo in avaria che stava pilotando per non farlo cadere su una scuola materna di Melpignano in provincia di Lecce.
Cesare Battisti: chi era.
Cesare Battisti Nato a Trento nel 1875, dopo essersi laureato in lettere all’università di Trieste con una tesi in geografia, si dedicò attivamente alla politica come deputato socialista alla Camera di Vienna, sostenendo nel 1911, l’italianizzazione del Trentino.
All’inizio della guerra si arruolò volontario nel 5° reggimento Alpini dove si distinse per la determinazione ed il coraggio delle azioni in quel di Edolo, sul Cevedale, ecc..
Il 10 luglio 1916, fatto prigioniero da una pattuglia di sei Landeschutzen austriaci sul monte Corno di Vallarsa e tradotto a Trento fu sottoposto ad immediato e sommario processo. Riconosciuto colpevole di tradimento venne condannato a morte per impiccagione. La sentenza fu eseguita il 12 luglio nel Castello del Buonconsiglio a Trento.
L’eco della morte si sparse immediatamente in tutta Italia sollevando un forte sdegno. Si susseguirono interventi di varie personalità a lui vicine, si diffusero aneddoti e racconti del coraggio e della determinazione come soldato al fronte, dell’amore per la consorte Ernesta Bittanti e per i figli Camillo, Ginetto e Livietta.
Si mosse il governo, che intese farne un simbolo destinato a durare per sempre nella memoria nazionale. Sorsero comitati per onorarne la memoria: a Brescia e in provincia gli vennero intitolate vie, piazze.
Nel 1920 il Consiglio Comunale di Salò deliberò l’intitolazione del nuovo Istituto Tecnico.